L’evoluzione della tecnologia ha trasformato profondamente il modo in cui le aziende gestiscono la pubblicità digitale. Oggi, l’intelligenza artificiale (AI) è uno strumento chiave per ottimizzare il ROI (Return on Investment) delle campagne pubblicitarie. Dalla raccolta e analisi dei dati all’automazione delle campagne, l’AI offre una vasta gamma di opportunità per massimizzare gli investimenti, ridurre […]
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un vero e proprio trasferimento di potere, nell’ambito della comunicazione: dalle aziende agli utenti, tendenza in forte crescita, come dimostrano ogni giorno migliaia di influencers. La parola d’ordine del mercato è “dialogare”. Gli utenti hanno chiare aspettative in merito e lo pretendono. Se non ottengono esperienze digitali soddisfacenti, producono contenuti penalizzanti per i brand. Per questo motivo oggi le aziende non possono evitare il dialogo con gli utenti online.
Comunicazione organica: a cosa serve
Per farsi trovare in rete e dialogare con gli utenti è necessario un costante lavoro di produzione di contenuti di qualità, rispondenti ai gusti e alle ricerche del target, chiari, comprensibili, immediati, originali. Quanto più vengono soddisfatti questi requisiti, tanto più si arricchiscono le piattaforme che li ospitano.
Per questo Facebook, Instagram, Google e Linkedin (tra le più note) creano costantemente spazi e strumenti gratuiti, alla portata di tutti, per la produzione e scambio di contenuti gratuiti, organici. Questo è il motivo per il quale esistono degli algoritmi che regolamentano la preminenza della visibilità dei migliori contenuti organici.
La comunicazione organica risulta più spontanea e in alcuni casi, più credibile. Ad esempio se un utente desidera conoscere opinioni, esperienze, comparazioni di prezzo e qualità o se sta facendo ricerche informative molto specifiche o se ha voglia di conoscere contenuti popolari in rete, che hanno incontrato il gusto di molti, diventando magari virali, in tutti questi casi la comunicazione organica sarà preferita rispetto alla comunicazione a pagamento.
I professionisti che lavorano per le aziende nella produzione e ottimizzazione costante e continuativa dei contenuti organici e della loro visibilità in rete sono i SEO Specialist e Social Media Manager. In questo modo, negli anni, Google, Facebook (e tutti i brand di loro proprietà, come Instagram e Youtube) si sono sapute conquistare le risorse più preziose sul mercato: il tempo e l’attenzione di miliardi di persone; risorse altamente appetibili per le aziende di tutto il mondo, in un mercato globalizzato.
I servizi più richiesti per la gestione dei contenuti organici sono il Blog, la SEO e il Content Social Media Menagement.
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Comunicazione a pagamento: le sponsorizzazioni pubblicitarie
La naturale evoluzione, su cui si basa il business di piattaforme come Google, Facebook eInstagram è la monetizzazione della visibilità, tanto appetibile per le aziende. Questo è il motivo per cui su Google esiste un secondo algoritmo che regola gli annunci sponsorizzati; questi ultimi si trovano sopra i risultati organici (per le prime tre, quattro posizioni assolute) ed è anche il motivo per il quale gli annunci pubblicitari sono sempre più simili, esteticamente, ai contenuti organici.
Come per Google anche per Facebook, Instagram, Linkedin (e in tutte le piattaforme analoghe) esiste un algoritmo. In questo caso limita, come un collo di bottiglia, la visibilità dei contenuti organici al pubblico che utilizza il social network. L’unico modo per sbloccare la visibilità è sponsorizzare i contenuti con la pubblicità a pagamento.
Esistono moltissimi livelli e strumenti per gestire la pubblicità, dal semplice clic a strumenti avanzati che consentono di perseguire obiettivi molto specifici, target molto profilati. Basti pensare alla possibilità di raccogliere lead compilando form direttamente sui social; basta cliccare sul prodotto presente in una fotografia per reindirizzare l’utente sull’e-commerce che vende esattamente quell’articolo, oppure il remarketing con il quale ritroviamo sui social un contenuto da poco visto su un sito.
In generale la comunicazione a pagamento viene preferita dal target quando un utente sta cercando una comunicazione ufficiale o esclusiva (ad esempio un sito istituzionale, un prezzo, una promozione, uno sconto online, un numero di telefono dedicato, ecc) o è necessaria quando dobbiamo stimolare, nel breve periodo, la conoscenza dell’esistenza di un brand, prodotto, servizio.
Gli strumenti a disposizione vengono riassunti e proposti con diversi servizi a pagamento tra cui i più utilizzati sono Fb e Instagram Ads e Google ads (search, display, YouTube) Linkedin ads.
Quindi? Quale scegliere tra comunicazione organica e comunicazione a pagamento?
In una strategia ottimale ed efficace di comunicazione digitale è sempre previso un mix di entrambi gli strumenti, organici e a pagamento.