In un mondo dove l’esperienza del cliente è diventata il cuore pulsante del successo aziendale, il marketing conversazionale emerge come una delle strategie più efficaci per garantire una comunicazione tempestiva e personalizzata. L’adozione di chatbot e assistenti virtuali rappresenta una svolta fondamentale in questo contesto, offrendo alle aziende strumenti potenti per interagire con i clienti, […]
Le prime indiscrezioni risalivano a inizio mese, ma è solo oggi che la notizia è diventata ufficiale: da San Francisco Kevin Systrom, Ceo di Instagram, ha annunciato la nascita di una piattaforma video che sembra essere l’ennesimo capitolo della “guerra” tra Google e Facebook. L’app si chiama Igtv, acronimo nato dall’unione dei caratteri identificativi di “Instagram” (Ig) e Tv. Gli utenti dei dispositivi Apple e Android possono già scaricare l’applicazione attraverso i rispettivi store.
Caratteristiche di Igtv
L’applicazione rappresenta molto più che un’evoluzione dei video di un minuto finora pubblicati su Instagram. Il passo, tanto perché possa essere rappresentato in numeri, porta il social network “visual” dai 60 secondi ai 60 minuti.
Questione solo di durata? No di certo: tutta la piattaforma è pensata per un utente che vuole usufruire solo dei contenuti video, potendoli condividere, commentare o apprezzare con la tipica iconografia di Instagram (cuoricino su tutti). L’utente può accedere con un nuovo account o con quello usato per Facebook (e dunque per Instagram). Fatto ciò, può creare il proprio canale e caricare video con una durata superiore ai 15 secondi (e, almeno al momento, inferiore ai 15 minuti).
I video sono privi di pubblicità e c’è da scommettere che si tratti solo di un periodo, più o meno lungo, utile a lanciare il prodotto. Da una parte gli utenti saranno così invogliati a navigare la piattaforma, mentre i media – pur non guadagnandone niente – cominceranno a “occupare” gli spazi.
Spazio alla profilazione dell’utente, anche se è presto per dire se l’algoritmo che ne è alla base sia più o meno efficiente rispetto a quello dei competitor. La prima schermata di fronte alla quale si troverà l’utente è rappresentata da un video che parte in automatico. Sovrapposto troviamo un campo di ricerca e un menu con tre possibili consultazioni: Per te (il primo video dei quali è quello che parte in automatico), Persone che segui, Popolari.
I video possono essere solo verticali, almeno per ora. Li abbiamo sempre trovati scomodi da consultare? In effetti sì, ma è anche su aspetti “ideali” che si gioca la partita contro i concorrenti. Il formato verticale è quello televisivo, di un mondo che – nella rappresentazione dei nuovi media – appartiene al passato. E chi pubblica video orizzontali?
La guerra silenziosa con Google
Pensi alla piattaforma per video per eccellenza e ti viene in mente Youtube, di casa Google. Il formato ideale per Youtube è orizzontale, per Igtv è verticale; il Tubo ha la pubblicità, l’altro no; il figlio di Google ha 1,8 milioni di utenti; quello di Facebook 1 milione. Questa la deterrenza, questi gli strumenti materiali e “ideologici” dei concorrenti.
Google non voleva essere solo un motore di ricerca e in passato ha provato ad essere Facebook con Google Plus. Esperimento fallito, cui è seguita di recente un’accelerazione in senso più social proprio di Youtube. Dall’altro lato Facebook non ci sta a fare il social network dei giovani di ieri (ebbene sì…) e a lasciare ad altri la ricca piazza dei video. Qui si inserisce, stretta e snella come chi si deve infilare in un mercato già affollato, la televisione verticale.