In un mondo dove l’esperienza del cliente è diventata il cuore pulsante del successo aziendale, il marketing conversazionale emerge come una delle strategie più efficaci per garantire una comunicazione tempestiva e personalizzata. L’adozione di chatbot e assistenti virtuali rappresenta una svolta fondamentale in questo contesto, offrendo alle aziende strumenti potenti per interagire con i clienti, […]
“Caro Cliente ?❤️,
volevamo spiegarti quanto siamo forti ????, la nostra azienda cambierà il mondo ??⚡️? per questo hai fatto la scelta migliore che potessi fare affidandoti a noi ????.“
Cosa pensi leggendo questo testo?
Sicuramente l’azienda in questione ha optato per uno stile comunicativo molto giovanile, ma è indicato per la tipologia di Brand che va a promuovere? Soprattutto, è adatto ad esprimere un concetto che sembra essere così risoluto?
La comunicazione sul web ha sdoganato e alleggerito di molto la grammatica e la sintassi della lingua italiana che, a differenza di quella inglese, sembra essere meno immediata. Quante volte un copywriter e un marketer si sono trovati di fronte al fatto che la stessa frase tradotta dall’inglese all’italiano perde di efficacia comunicativa? Questo a dire il vero dipende spesso dalla tipologia di approccio creativo al concetto e dalla mancanza di approfondimento.
La ricerca lessicale e lo studio richiedono tempo: nella maggior parte dei casi, soprattutto sulle piattaforme Social che hanno ritmi di pubblicazione incalzanti, si opta per sintetizzare al massimo. Inglesismi, abbreviazioni e traduzioni letterali vengono spesso utilizzati per esprimere un concetto con l’intenzione di far arrivare velocemente il senso nel minor numero di parole possibili.
Le emoji costituiscono ormai uno di questi strumenti, usate soprattutto nella comunicazione social, per agevolare il rafforzamento e l’immediatezza di un concetto. In molti casi, quest’ultime vengono anche esclusivamente utilizzate come “decoro linguistico” per confermare l’appartenenza ad uno stile comunicativo fresco, innovativo, contemporaneo o per recare empatia ad una frase sterile.
Bisogna tener presente che le forme linguistiche e più nello specifico le parole scelte per la comunicazione di un Brand, fanno parte della voce dell’Azienda e creano nella mente di chi legge una rappresentazione immediata dei valori: se a scrivere una frase come quella all’inizio di quest’articolo, fosse un Brand interessato a vendere prodotti ad un target di età compresa tra 13 e i 16 anni, molto probabilmente sarebbe accolta con entusiasmo ed ironia, ma cosa penserebbe un utente se a scrivere questa frase ricca di emoji fosse stata una Società che effettua ricerche scientifiche?
World Emoji Day: lo spunto alla nostra riflessione
Il 17 luglio di ogni anno si svolge il World Emoji Day, che non sembra essere la solita celebrazione creata ad hoc per fornire un argomento ai Social Media Manager. Se consideriamo che nel 2015 per il dizionario Oxford è stata un’emoji la parola dell’anno e guardiamo le statistiche sul sito di riferimento dell’World Emoji Day, la consapevolezza sull’importanza di questa forma di linguaggio diventa sempre meno trascurabile.
Ogni strumento deve essere però valutato al meglio e non essere applicato solo perchè usato dalla maggior parte della popolazione nel mondo. Dopo aver identificato lo stile comunicativo della tua azienda, ti consigliamo di porti alcune domande prima di scegliere se e quando utilizzare le emoji. La priorità va data alle domande su: target, tipologia di contenuto e destinazione e più precisamente:
- Chi sono le persone a cui mi rivolgo e cosa pensano di me se scrivo in questo modo?
- Quali concetti ha senso sviluppare con questo approccio?
- Se scelgo di utilizzare le emoji nella comunicazione Social, è bene inserirli anche nel sito web e nelle mail?
Un altro punto da considerare è l’istantaneo impatto che suscitano le emoji: il loro utilizzo infatti può creare immediate reazioni discordanti. Fattore che incide fortemente sul loro utilizzo è il tono di voce che si è scelto per comunicare con la propria community, non solo nel copy di un post o nel corpo di un articolo ma soprattutto nella gestione del community management, fase fondamentale spesso non contemplata nell’assetto comunicativo. Le interazioni con i propri follower rappresentano il primo scambio che si ottiene con i tuoi potenziali clienti e quando impari a conoscere la tua community e a comunicarci, impari anche che una sola emoji, se ben studiata, racchiude da sola tutto il messaggio.
Se dopo aver fatto queste riflessioni senti che ancora qualcosa non quadra, non esitare a contattarci: daremo voce al tuo Brand.
E di sicuro non faremo parlare Schwarzenegger con la voce di Paperino.